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Sclerosi Multipla- i dati dello studio “Trilogy”  

Oggetto:  
I DATI IN SICILIA

In Sicilia vi sono circa 5500 pazienti, stima in difetto perché dall’analisi effettuata non risulterebbero i pazienti più avanti negli anni (che non fanno terapia specifica e riceverebbero assistenza solo da parte dei familiari) o all’esordio della malattia. Lo studio focalizza l’attenzione sui pazienti assistiti dalla Regione e in particolare sull’aspetto correlato alle prestazioni farmaceutiche e ai diversi regimi di ricovero. Nel 2010, solo il 46,8% dei pazienti è stato trattato con i farmaci specifici (IFN, glatiramer acetato, natalizumab, novantron, ciclofosfamide); il 23,8% ha usufruito di prestazioni ambulatoriali; il 32,9% è stato ricoverato in day-hospital e il15,1% in regime ordinario.
La percentuale dei soggetti trattati è leggermente inferiore alla media nazionale, che si attesta intorno al 50% (Life Science Consulting), ed è in aumento con il passare degli anni (da un totale di trattati pari al 39,6% nel 2007 ad un totale di trattati pari al 46,8% nel 2010) mentre si nota una riduzione dei ricoveri in day-hospital e in regime ordinario che potrebbe essere la conseguenza sia dell’efficacia delle terapie sia di una razionalizzazione della gestione del paziente.
La stima di prevalenza di donne affette da SM è circa il doppio di quella negli uomini. Dallo studio è emerso che  nel 2010 la prevalenza di SM negli uomini era pari a 77,3 casi su 100.000, mentre nelle donne era pari a 140,3 casi su 100 mila con un rapporto di 1:1,81. La leggera differenza nel rapporto maschi:femmine, stimato da questo studio rispetto a quanto riportato in letteratura, potrebbe indicare un utilizzo leggermente inferiore di risorse sanitarie (ospedali, visiste ambulatoriale e indagini specialistiche) da parte della donne rispetto agli uomini. È noto infatti che gli uomini soffrono di una forma di SM spesso più aggressiva e che quindi necessita di maggiori cure.
“LE CITTA’ DOVE CI SI AMMALA DI PIU’”
Le prevalenze più elevate sono state riscontrate nelle province di Enna, Catania e Caltanissetta, mentre le più basse sono quelle di Trapani, Siracusa e Ragusa. Poiché la stima della prevalenza è stata basata sull’utilizzo delle risorse, questo dato può forse indicare differenti modalità di gestione e trattamento del paziente con SM nelle singole province. I dati mostrano come in  alcune province, ci sia una maggiore tendenza a trattare farmacologicamente i pazienti (Enna, Agrigento e Trapani). Allo stesso modo, si può notare come nelle province di Catania e Ragusa ci sia una maggiore percentuale di ricoveri. Qundi non vi è concordanza nell’approccio alla cura.
“I COSTI”
Relativamente ai costi lo studio rileva un aumento generale dei costi negli anni dal 2007 al 2010 sino a raggiungere un costo totale pari a 46.820.337 euro nel 2010. La maggior parte dei costi è generata dalle terapie incluse nel flusso dei farmaci a erogazione diretta e dai ricoveri. Il costo medio annuale sostenuto dal SSR in Regione Sicilia per un paziente affetto da Sclerosi Multipla è pari a 8548,7 euro e non include i costi indiretti o quelli relativi alla riabilitazione che in Sicilia è gestita soprattutto da centri privati accreditati. La maggior parte dei pazienti trattati ha un’età compresa tra i 15 e i 54 anni; le percentuali variano dal 41,3%, per la fascia tra i 15 e 24 anni d’età, al 48,3% per i pazienti tra i 25e i 44 anni, al 42,5% tra i 45 e i 64 anni. La quota di pazienti trattati è sempre inferiore al 50% e si riduce fortemente con l’aumentare dell’età. Dall’analisi dei dati si evince che il 97,5% dei pazienti al quale non è stato somministrato alcun trattamento è stato ricoverato, mentre questa percentuale scende a 67,61% se si considerano i pazienti trattati. L’analisi evidenzia come per i pazienti non trattati ci siano in media dei costi per ricoveri ordinari e day-hospital maggiore rispetto ai pazienti trattati. In particolare, si osserva una spesa quasi doppia per i ricoveri ordinari (2796,7 vs. 1529,6) e più alta del 15% peri day hospital (1012,5 vs. 851,6). In tutte le fasce d’età, l’ospedalizzazione è maggiore per i pazienti non trattati rispetto a quelli in trattamento. Questo dato conferma quindi una maggior quota di ricorso alle ospedalizzazioni nei pazienti non trattati, indipendentemente dall’età.

Ufficio stampa
Giorgia Governale
Pubblicato il:  27/03/2012